Ulva lactuca

Ulva lactuca Lattuga di mare Chlorophyta Ulvaceae
                                                                 
Ulva lactuca: Lattuga di mare: Alga della famiglia delle Ulvaceae, comune nel Mar Mediterraneo e nei mari freddi o temperati.

Classificazione scientifica:
Regno: Plantae
Sottoregno: Viridiplantae
Divisione: Chlorophyta
Classe: Ulvophyceae
Ordine: Ulvales
Famiglia: Ulvaceae
Genere: Ulva
Specie: Ulva lactuca L., 1753
Sottospecie:
 Ulva lactuca lacinulata
 Ulva lactuca latissima
 Ulva lactuca rigida

Caratteristiche:
Alta fino a 30 centimetri, traslucida, di un acceso colore verde brillante. Presenta foglie sottili, non molto grandi, lamellari, fissate ad un peduncolo di forma elicoidale. Viene raccolta in primavera e in autunno le stagioni in cui presenta il suo miglior colore che riflette la ricchezza di sostanze nutritive.

Usi:
In Giappone, dove ha il nome di aosa, viene consumata come alimento. Anche in Scozia si usa per zuppe e insalate. Viene mangiata cruda, come insalata in Scandinavia, in Danimarca, in Irlanda, ma anche in Indonesia. In Italia viene utilizzata per la preparazione delle Zeppolelle di mare, piatto tipico di Napoli.

Proprietà:
Come tutte le alghe marine è molto ricca in sali minerali e oligoelementi. In particolare si caratteriza per la presenza di calcio (3g/100g) e di magnesio (2,8g/100g). Contiene tutti gli 8 aminoacidi essenziali. Presenta un discreto contenuto vitaminico (provitamina A, gruppo B e vitamina C) e di acidi grassi essenziali Omega 3(Alfa-linolenico C18:3).

Fibre:
Ulva lactuca contiene polisaccaridi idrosolubili che consistono in molecole solforate di acido uronico, che non possono essere degradate dagli enzimi digestivi. Così come gli amidi delle piante terrestri, gli amidi delle macroalghe verdi consistono in polisaccaridi amilacei e amilopectine, che hanno proprietà simili agli amidi presenti nelle patate, benché in queste ultime il grado di polimerizzazione sia notevolmente inferiore. Gli elementi amilacei di Ulva lactuca si dissolvono facilmente nell'acqua senza diventare appiccicosi.